Cari amici,
mi fa piacere condividere con voi alcuni momenti vissuti in vigna e in cantina in questa (non facile) prima parte del 2020.
I lavori che seguono il ciclo della natura non si fermano e il vignaiolo ne è parte integrante.


Quando la natura riposa, la potatura prende il via.
Nel paesaggio freddo e incantato si valuta l’equilibrio della pianta in vista del prossimo risveglio.


In cantina i vini, nati dalla recente vendemmia, riposano…


C’è tempo per festeggiare a casa il Carnevale con un dolce piemontese e un bicchiere di Rosè Brut Adele.


Con il passare delle settimane, in vigneto sbocciano i primi fiori, le sementi seminate all’inizio dell’autunno hanno coperto il terreno di un manto erboso che interrato darà nuova linfa alle viti.



Marzo, la natura si risveglia, e con lei i vini, secondo i cicli lunari; è il momento del tiraggio di Adele.


Dopo sette anni dalla vendemmia nasce un barbera esclusivo, imbottigliato solo in Magnum, il “part. 242”; chiamato così, perché questo è il numero che contraddistingue quel pezzo di terra dove viene coltivata l’uva con la quale è prodotto e solo in vendemmie particolari.
Una bottiglia più grande nella quale il vino può sbocciare più lentamente regalando freschezza, profumi e vita.